top of page

Architettura Antiallergica: Soluzioni progettuali efficienti.

  • Immagine del redattore: matteonasini.arch
    matteonasini.arch
  • 7 ago
  • Tempo di lettura: 3 min

Progettazione residenziale per soggetti allergici alla polvere: linee guida tecniche.


L'aumento delle patologie allergiche, in particolare quelle causate dagli acari della polvere, impone un ripensamento della progettazione degli spazi abitativi.

L'obiettivo in una progettazione a prova di allergia è quello di ridurre drasticamente la presenza di allergeni indoor, attraverso soluzioni architettoniche, impiantistiche e di interior design mirate.


Il presente articolo propone una serie di linee guida tecniche per la progettazione di ambienti residenziali destinati a soggetti allergici alla polvere basate su principi di salubrità, facilità di pulizia e controllo dell'umidità.

 

1.Finiture orizzontali e verticali  


La Pavimentazione dei locali è fondamentale, la scelta della sua superficie deve privilegiare materiali compatti, lisci e facilmente lavabili. Sono fortemente sconsigliati ovviamente moquette, tappeti fissi e superfici tessili che favoriscono l'accumulo di acari.

Sono per questo consigliati materiali come: Gres porcellanato a basso rilievo, microcemento o resine continue, parquet trattato con vernici atossiche e sigillanti antipolvere ed infine PVC o vinile con giunzioni saldate.


Per quello che riguarda i rivestimenti e pareti sono consigliate pareti lisce, pitturate con vernici traspiranti a bassa emissione di VOC, e che consentono una facile pulizia.

[Nota: VOC sta per composti organici volatili: sono sostanze chimiche che evaporano facilmente a temperatura ambiente e si trasformano in gas o vapori. Si trovano in molti prodotti di uso quotidiano e possono avere effetti negativi sulla salute, contribuendo alla sindrome dell'edificio malato e causando irritazioni o problemi respiratori.]



2.Arredi e Componenti interno


Per quello che riguarda l’Arredamento un approccio minimalista è funzionale alla riduzione di superfici che possono intrappolare la polvere, gli arredi devono essere facilmente pulibili, con superfici lavabili e angoli accessibili.

I mobili possono avere requisiti tecnici che fanno la differenza, come ad esempio: ante chiuse per librerie e contenitori, divani e poltrone con rivestimenti in pelle, ecopelle o tessuti lavabili a ≥60°C, letti alti senza cassettoni sottostanti per facilitare l’aspirazione delle polveri.

Dal punto di vista tessile è raccomandata la sostituzione di tende pesanti con sistemi a rullo o veneziane in alluminio.

L'utilizzo di biancheria da letto certificata anti-acaro (materassi, federe, coprimaterassi) è considerato standard in ambienti destinati a soggetti allergici.


3. Impianti e Ventilazione


Oltre al naturale ricircolo d’aria che ciascuno di noi dovrebbe essere abituato a dare giornalmente alla propria casa ci si può dotare di un impianto di Ventilazione meccanica controllata (VMC) a doppio flusso con filtri hepa, questo permette il ricambio costante dell'aria indoor, mantenendo il controllo su particolato e umidità. I filtri devono essere ispezionabili e sostituibili con regolarità.

[Nota: I filtri hepa sono filtri ad alta efficienza progettati per trattenere particelle molto piccole anche inferiori a 0,3 micrometri (µm), come: polveri, pollini, muffe, batteri, aerosol, peli di animali e virus (in parte). Questi filtri in genere sono realizzati in microfibre di vetro oppure ci sono varianti in materiali sintetici.]


La Climatizzazione realizzata attraverso gli split e le unità canalizzate devono essere dotate di filtri lavabili o sostituibili con classe di filtrazione adeguata (F7 o superiore). È essenziale prevedere accessi per la manutenzione ordinaria e straordinaria.

[Note: La classe di filtrazione F7 indica un livello di efficienza medio-alta nella rimozione di particolato fine da un flusso d'aria, secondo la norma EN 779:2012, questo filtro ha un'efficienza media tra l'80% e il 90% nel trattenere le particelle di 0,4 micron. Vengono anche classificati nella norma ISO 16890 come ISO e PM1.]  

Il mantenimento di un’umidità relativa compresa tra il 40% e il 50% è fondamentale per inibire la proliferazione degli acari. Si consiglia l'uso di deumidificatori integrati o standalone con monitoraggio ambientale continuo.


4. Soluzione architettoniche e costruttive


Alcuni Dettagli costruttivi come elementi architettonici complessi, come controsoffitti articolati, nicchie decorative e cornici elaborate, devono essere evitati per ridurre le superfici non facilmente accessibili alla pulizia. Così come sono da evitare le modanature arzigogolate o l’utilizzo di pannelli decorativi a listelli separati, soprattutto se posti in maniera orizzontale.

Anche per le zoccolature e le giunzioni si raccomanda l'adozione di battiscopa lisci con testa inclinata e raccordi a tenuta tra pavimenti e pareti per evitare fessurazioni dove si può accumulare la polvere.


5. Pulizia e Automazione


La tecnologia a supporto può essere l'integrazione domotica di dispositivi per la qualità dell'aria, l'umidità e la pulizia automatica , questo rappresenta un valore aggiunto. Robot aspirapolvere con filtri HEPA, purificatori d'aria intelligenti e sensori ambientali contribuiscono in modo significativo al mantenimento della salubrità: sistemi automatizzati tra loro collegati con il condizionamento, riscaldamento, e VMC per il mantenimento costante del comfort abitativo preimpostato.


Conclusioni Progettare un'abitazione per soggetti allergici alla polvere non significa soltanto eliminare gli allergeni visibili, ma adottare un approccio sistemico che integri architettura , impiantistica e interior design. L'obiettivo è creare un ambiente che non sia solo funzionale e accogliente ma soprattutto salubre e sostenibile nel tempo.


Spero che questi consigli ti siano utili.

Grazie della lettura e Buona Ristrutturazione!

07/08/2025 Arch. Matteo Nasini





 
 
 

Commenti


bottom of page