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La Planimetria degli ambienti.

  • Immagine del redattore: matteonasini.arch
    matteonasini.arch
  • 4 ago
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 7 ago

Come effettuare la divisione delle stanze in maniera intelligente.


La progettazione negli spazi interni di un'abitazione non è solo una questione estetica, richiede attenzione all'organizzazione funzionale al comfort e al rispetto delle normative.

In questo articolo vediamo come suddividere gli ambienti di un appartamento conciliando bellezza, vivibilità e conformità alle norme igienico-sanitarie.


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Suddivisione funzionale: la logica degli spazi


La prima regola per una buona distribuzione interna è seguire una logica funzionale.

gli spazi devono essere organizzati per rispondere efficacemente alle esigenze della vita quotidiana, riducendo gli spostamenti inutili e garantendo privacy e comfort.


Una residenza viene suddivisa è costituita da tre spazi principali: zona giorno, zona notte e zona dei servizi. La distribuzione interna può cambiare molto a seconda dei metri quadri totali e dei piani della casa; quindi a meno che non parliamo di un monolocale oppure al contrario di una grandissima proprietà la distribuzione interna è così suddivisa:


  • La zona giorno comprende l'ingresso il soggiorno, e la cucina con la sala da pranzo, devono essere facilmente collegate dall'esterno e favorire la convivialità, ti consiglio di mantenere la cucina (seppur schermata) vicino all'ingresso: ciò rimarrebbe utile per il trasporto della spesa e lo scarico in dispensa.

  • La zona notte invece, destinata al riposo, include le camere da letto e eventuali cabine armadio: va generalmente collocata nella zona più riservata e silenziosa della casa.

  • La zona dei servizi comprende i bagni la lavanderia il ripostiglio e gli spazi tecnici. Questi sono ambienti a servizio delle attività quotidiane quindi generalmente la loro posizione è scelta in maniera funzionale, il bagno principale sempre nella zona notte, la lavanderia in un ambiente che sia in comunicazione con l’esterno e che abbia un buon ricircolo d’aria, mentre gli spazi tecnici e i ripostigli vengono collocati in ambienti meno importanti seppur non perimetrali, ambienti anche senza finestre pur di lasciare le zone più ariose e soleggiate ai locali più vissuti della giornata.


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Ti voglio consigliare di utilizzare per la zona giorno un ambiente open space: un ambiente in cui cucina e soggiorno siano un tutt'uno, questo amplifica la percezione dello spazio e favorisce l'interazione sociale, e se hai timore per la diffusione degli eventuali odori o della vista del disordine della cucina puoi sempre optare per una parete scorrevole o delle ampie porte a tutta altezza, meglio se in vetro (satinato) seppur più costoso, entrambe da chiudere all'occorrenza.


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Norme igienico -sanitarie: i requisiti da rispettare  


Mentre la distribuzione degli ambienti può essere pressoché discrezionale (con alcune eccezioni), ogni suddivisione interna invece deve rispondere alle prescrizioni contenute nel D.M. 5 luglio 1975 e nei Regolamenti Edilizi locali. Queste norme garantiscono condizioni minime di salubrità e abitabilità (PS: Non si considerano qui le deroghe previste dalla legge SalvaCasa 2024 per difformità preesistenti).


Requisiti principali:


Elemento >>> Requisito minimo

  • Altezza interna 2,70 m ( 2,40 m per mansarde, corridoi, servizi e ripostigli).

  • Superficie Camera singola 9 mq.

  • Superficie Camera doppia 14 mq.

  • Rapporto aeroilluminante ≥ 1/8 tra superficie finestrata e pavimento.

    (Significa avere ad esempio almeno 1,75 mq di finestra per una camera doppia di 14 mq)

  • Cucina separata ≥ 5 mq e ventilazione naturale obbligatoria.

  • Bagno - Almeno uno con finestra o aspirazione forzata.

- Non può comunicare direttamente con la cucina o il soggiorno ma necessità di un antibagno o di un disimpegno di qualsiasi genere.


Nota: i locali tecnici (ripostigli, disimpegni e corridoi) sebbene non richiedano finestre obbligatorie è bene che siano comunque adeguatamente ventilati e accessibili, ciò può evitare l’insorgere di umidità, cattivi odori e muffe.


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Considerazioni finali

 

Un buon design non è solo corretto dal punto di vista normativo: deve essere vivibile, coerente e adattabile al modo di abitare di chi lo utilizza.

Voglio concludere con alcuni suggerimenti pratici:

  • Cerca di minimizzare i disimpegni utilizzando soluzioni integrate come armadiature o librerie passanti: questo dà maggior respiro all'ambiente e aumenta la luminosità complessiva.

  • Organizza la zona notte con razionalità garantendo privacy acustica e percorsi brevi: dei metodi possono essere quelli di interporre tra due camere da letto un bagno, una cabina armadio o un locale tecnico, oppure optare per una parete a doppio spessore insonorizzata evitando anche di mettere le testate dei letti opposte adiacenti sullo stesso muro.

  • La lavanderia può essere integrata in un secondo bagno o in un vano tecnico o in un mobile se la metratura è limitata, avendo sempre cura che questi siano ben areati.

  • Considera già in fase di progettazione eventuali funzioni ibride per almeno un stanza della casa o per una zona appartata, potrebbe essere utile per ogni evenienza, come per smart-working o home-gym.

  • Ti ricordo inoltre che la norma italiana prevede spazi di passaggio minimi: 80 cm per il portone principale, 75 cm di larghezza di passaggio per tutti i percorsi principali, le porte interne e per almeno un bagno da poter utilizzare in autonomia anche per una persona con difficoltà motoria (D.M. 236/1989 – Barriere architettoniche).

  • Cerca di fare in modo che i percorsi della casa siano i più lineari, fluidi e brevi possibili tra le varie zone e ricorda sempre di tenerli privi di ostacoli specialmente in presenza di anziani e bambini.


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Queste sono alcune delle considerazioni che bisogna fare in fase di progettazione e che possono farti avere qualche strumento in più per approcciarti al progettazione dei tuoi spazi, ma il mio consiglio è quello di servirti di un architetto che seppur ha un costo (ed è obbligatorio per la presentazione delle pratiche burocratiche), questo ha la capacità di approfondire meglio ogni argomento, anche quelli qui non citatati, che possono essere fondamentali, come: l’esposizione solare degli ambienti, i materiali e la loro estetica, le norme nazionali e comunali, etc.


Ovviamente la tua casa deve rispecchiare il tuo stile di vita e i tuoi desideri, quindi se hai un’unica stanza che affaccia su di un bellissimo panorama sta a te confrontarti con il tuo architetto per decidere se mettere lì la camera da letto per avere un risveglio da favola o se destinarla a salotto per i tuoi momenti di relax e convivialità.


Spero di esserti stato utile per partire con il design della tua casa!

Grazie della lettura e Buona Progettazione!

04/08/2025 Arch. Matteo Nasini



 
 
 

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