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Paura per le bollette in arrivo? Ecco come ridurre i consumi domestici senza ristrutturare.

  • Immagine del redattore: matteonasini.arch
    matteonasini.arch
  • 8 ott
  • Tempo di lettura: 7 min

Aggiornamento: 12 ott

Strategie attive e passive a basso costo. 


Ridurre i consumi energetici della propria abitazione non richiede necessariamente interventi strutturali o costosi lavori di ristrutturazione.

Esistono infatti molti accorgimenti, si attivi che passivi, capaci di migliorare l'efficienza energetica e il comfort quotidiano con una spesa minima. La differenza tra i due approcci è semplice: le strategie passive funzionano quasi da sole, una volta applicate, mentre quelle attive richiedono una certa attenzione o l'uso consapevole di piccoli dispositivi.

 

Uno dei primi passi da compiere a riguardo è l'isolamento leggero della casa. Spesso, porte e finestre lasciano filtrare spifferi che compromettono il comfort e fanno aumentare i consumi. Applicare semplici guarnizioni adesive in gomma o silicone (reperibili in ferramenta) è un rimedio economico e molto efficace: con pochi euro si può ridurre fino al 20% la dispersione termica, queste possono essere applicate agli infissi e alle porte dei locali non riscaldati, come ad esempio la porta del locale caldaia o quella interna che conduce al garage.



Allo stesso modo l'uso di tende termiche o doppi tendaggi contribuisce a mantenere la temperatura interna più stabile, trattenendo il calore d'inverno e schermando l'irraggiamento solare nei mesi estivi. Un altro intervento semplice consiste nell'applicare pellicole isolanti ai vetri, che possono essere di tipo termico per la stagione fredda o riflettente per l'estate, queste sono abbastanza economiche e si possono tagliare e comporre su misura per ciascuna finestra senza difficoltà con un po' di fai-da-te.

Anche i tappeti, spesso considerati un elemento puramente estetico, svolgono una ruolo utile nel trattenere il calore quando abbiamo pavimenti freddi (come pietra o gress). Infine, posizionare dei pannelli riflettenti (reperibili in ferramenta o nei negozi di arredo casa) dietro i termosifoni aiuta a convogliare il calore verso l'ambiente interno invece che disperderlo attraverso le pareti, questa soluzione anche se esteticamente non è la migliore fra quelle proposte ha sicuramente un’ottima efficacia invece al livello pratico, e questo lo ritroviamo nel comfort interno dei locali, e all’interno del portafogli!



Passando ai metodi attivi, la gestione del riscaldamento offre ampi margini di risparmio. Installare termovalvole o un cronotermostato programmabile permette di regolare la temperatura in base agli orari e alle reali esigenze, evitando sprechi quando la casa è vuota. Impostare una temperatura massima di 19 o 20 °C e abbassarla leggermente di notte è una delle abitudini più efficaci per contenere i consumi. È importante anche bilanciare correttamente i termosifoni, regolando le valvole in modo che la distribuzione del calore sia uniforme in tutta la casa (più chiuse ai termosifoni vicino alla caldaia e più aperte a quelli distanti) e con un gesto semplice , ma spesso trascurato, che è quello di sfiatare periodicamente i radiatori si può eliminare l'aria accumulata all'interno, consentendo al calore di circolare meglio e aumentando la resa termica totale senza alcun costo.


Sul fronte dell'elettricità, il passaggio alle lampadine led rappresenta la soluzione più immediata e vantaggiosa. Queste lampade consumano fino all'80% in meno rispetto alle alogene e hanno una durata molto più lunga. Un altro trucco efficace consiste nell'utilizzare ciabatte con interruttore o prese smart che consentono di spegnere completamente i dispositivi elettronici in standby, come televisori, router o caricabatterie, eliminando così i “consumi nascosti”.


Ovviamente ci sono i consigli che tutti conosciamo ma che non sempre vengono seguiti, come l’uso intelligente degli elettrodomestici, che contribuisce notevolmente al risparmio: far funzionare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico, scegliere programmi a bassa temperature e sfruttare le fasce orarie più convenienti; sono piccoli gesti che, sommati, producono effetti significativi sulla bolletta.

 

Durante l'estate, ridurre la necessità di climatizzazione è possibile grazie a semplici accorgimenti. I ventilatori usati quando le temperature non sono estreme possono essere un’alternativa valida al condizionatore, consumano pochissima energia rispetto ai condizionatori ma garantiscono comunque una sensazione di fresco, abbassando la temperatura percepita di qualche grado. Inoltre la gestione intelligente del l'ombreggiamento gioca un ruolo fondamentale: chiudere tapparelle e tende durante le ore più calde e aprire la sera o al mattino presto consente di mantenere la casa più fresca in modo naturale, limitando l'uso del climatizzatore. Inoltre si possono inserire ombreggianti all'esterno, in giardino o in balcone, per evitare l'irraggiamento ancora prima che esso arrivi al vetro e alle superfici interne.

 


A questi interventi si aggiungono alcune buone abitudini quotidiane, apparentemente banali ma sempre efficaci. Spegnere le luci quando non servono, evitare di coprire i termosifoni con mobili o tende (quest’ultimo è un errore molto diffuso quando troviamo il termosifone posto sotto la finestra), aprire le finestre solo per brevi periodi in inverno e regolare correttamente la temperatura di frigorifero e freezer (rispettivamente intorno ai +4 °C è -18 °C) sono comportamenti che incidono in modo diretto sul consumo energetico complessivo.


Combinando questi accorgimenti , una famiglia media può ridurre i propri consumi di riscaldamento del 20-35% e quelli elettrici del 15-25% , con un risparmio potenziale che può arrivare fino a 600 € all'anno. Si tratta di un risultato significativo ottenibile senza ristrutturazione o e con investimenti minimi, semplicemente migliorando la gestione quotidiana della casa e adottando piccole soluzioni intelligenti.


Nuove invenzioni o idee innovative in arrivo, a basso costo, che promettono di far risparmiare:


Rivestimenti passivi che riflettono il calore e lo disperdono meglio.

Sono vernici o micro-pitture che riflettono quasi tutta la radiazione solare con una forte emissione di infrarossi , riducendo molto il riscaldamento estivo delle pareti o dei tetti . Un altro è l'uso di materiali ceramici (a base di allumina/silice) studiati in Cina che permettono di abbassare i consumi di aria condizionata del 26,8% circa rispetto ad edifici con tinte bianche tradizionali.

Materiali per raffreddamento passivo dei pannelli solari.

Un team dell'università Kaust ha sviluppato un composto igroscopico che, se applicata sul retro dei moduli fotovoltaici, li raffredda per evaporazione. Questo porta ad una riduzione di temperatura media di quasi 10 °C, con un incremento di efficienza in uscita di oltre il 10%.

Raffreddare i pannelli è importante sia perché aumenta la produzione sia perché migliora la durata. Questa è un'idea che può essere applicata anche a scale modeste con una resa significativa, e non necessariamente applicata solo ai grandi impianti.

Pannelli con emissione orientata / superfici che “respirano”.

Nuovi studi su facciate con emettitori micropatterned (muDE, “micropatterned directional emitters”) mostrano che è possibile regolare quanto calore viene irradiato verso il cielo durante il giorno o trattenuto di notte, con materiali a basso costo e processi produttivi già consolidati. Funzionano come una sorta di copertura termica intelligente passiva che aiuta a mantenere più fresco d'estate e meno freddo d'inverno, moderando la temperatura delle pareti esterne. Si tratta di materiali o superfici progettati al livello microscopico (tipo reticoli, nano strutture, strisce, etc.) che con questi suoi motivi (pattern) controllano la direzione e e l'intensità con cui viene emessa o riflessa la radiazione infrarossa senza l'apporto di energia elettrica o meccanismi attivi; quindi è un sistema passivo, a riduzione delle emissioni di CO2, invisibile, di maggior durata rispetto ad un sistema attivo.

Legno ottico con trasmittanza solare commutabile. 

E’ stato sviluppato un materiale chiamato “Optical Wood” che può cambiare conformazione nel tempo: in estate riflette la luce solare e si raffredda per irraggiamento, in inverno diventa più trasparente al sole permettendo guadagni termici.

Potenzialmente gli utilizzi potrebbero essere per coperture, grandi finestre, serre: ovviamente per ora è solo a livello di ricerca, ma è promettente come idea low cost se si scala bene. (sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1359836824000982)

Sistemi smart e monitoraggio domestico.

In Italia, sono molti i progetti di tipo domotico che hanno dimostrato che con i sistemi di automazione, monitoraggio in tempo reale e feedback intelligenti, le famiglie possono ottenere risparmi del 18-20% circa sull'elettricità e sul riscaldamento.

Questo non richiede sempre un hardware costoso o interventi strutturali: spesso bastano sensori, qualche presa smart, un buon software o app, e un po di disciplina.

Ci sono alcuni gadget in commercio che puoi già valutare, come prese smart, piccole ed economiche (10-13€ circa), simili alle comuni prese adattatrici, che ti permettono di programmare accensione e spegnimento, o di farlo da remoto e tagliare i consumi in standby, come ad esempio: TP-Link TapoTP10 Smart Plug oppure Sonoff Schuko 16A Smart Plug per dispositivi che assorbono di più, o l’Ikea Inspelning che oltre allo spegnimento ti mostra quanto consuma l’apparecchio, così prendi decisioni più informate. Oppure per l’impianto di riscaldamento un esempio può essere la sostituzione del cronotermostato con uno smart, come il LivingNow di Bticino che permette di essere controllato o programmato anche tramite applicazione smartphone, una funzione domotica che ci evita di intervenire sull’intero impianto di casa e ci permette di accendere o spegnere il riscaldamento da remoto.


Ma nel mondo delle novità attenzione alle truffe e ai i limiti dei nuovi gadget.

Non tutte le idee “innovative” sono già pronte per l'uso commerciale o hanno costi bassi: spesso sono in fase di ricerca o prototipo, quindi ci vuole tempo prima che siano accessibili al grande pubblico.

Alcuni gadget che promettono risparmi miracolosi (tipo “scatole salva-energia”: AltroConsumo.it) sono sconsigliati o considerati truffe: non sempre il risparmio annunciato è reale, e la sicurezza può essere dubbia.

Ricordiamoci che l’efficienza reale dipende sempre dal contesto: dove vivi, com'è l'isolamento, come è esposta la tua casa al sole, che dispositivi hai già, etc.

Ricordati sempre di accertarti che i dispositivi che acquisti siano sicuri ed omologati per uso domestico in Italia (marchio CE, certificazioni elettriche), specialmente se sono dispositivi che rimangono sempre sotto carico.


Innovazioni interessanti: Idee e Startup emergenti.

Smart Domotics, una startup di Faenza che produce dispositivi e sistemi domotici 4.0 per famiglie e aziende. Un loro apparecchio chiamato Smart-Dom si installa nel quadro elettrico dell'edificio con dimensioni ridotte, non invasivo, e permette il monitoraggio dei consumi, gestione automatizzata dei carichi (Illuminazione, elettricità, riscaldamento), Telecomando da app, sensori ambientali. Serve per capire dove si spreca e intervenire in tempo reale.

Homsai, questa startup usa l’intelligenza artificiale per collegare gli impianti come quelli fotovoltaici, pompe di calore, sensori vari, e offrire un’interfaccia semplice dove controllare e ottimizzare i consumi da app. E’ un buon esempio di come dati e automazione possano aiutare anche senza grossi interventi fisici.


Per concludere voglio ricordarti che i benefici reali dipendono alla fine sempre dall’uso che si fa della casa e dei sistemi installati, ad esempio avere il misuratore di potenza è utile solo se poi usi i dati ricavati per cambiare comportamenti come: spegnere, programmare, evitare standby, etc.

In definitiva, l'efficienza energetica non è solo una questione di tecnologia o di grandi lavori, ma anche di consapevolezza e attenzione nei gesti di ogni giorno.


07/10/2025 Arch. Matteo Nasini




 
 
 

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