CITTA' INCLUSIVA: P.E.B.A. and DESIGN FOR ALL
- matteonasini
- 20 mar
- Tempo di lettura: 15 min
Aggiornamento: 25 mar
Pubblicato nel nr. 319 della rivista bimestrale di architettura 'UrbanisticaINFORMAZIONI'
ISTITUZIONI APERTE. Il PEBA come processo permanente.
Il contributo indaga, a partire da un caso di studio relativo alla redazione di un Peba in un
comune medio piccolo, il nuovo orizzonte in cui é possibile ascrivere questo strumento della
pianificazione di settore. Uno strumento al plurale che cerca la sua efficacia in metodi e
tecniche finalizzati alla comunicazione fra istituzioni e cittadini, fra saperi esperti di diversi
ambiti e saperi dell'esperienza degli utenti: un‘interfaccia per un processo permanente.
Premessa
Il piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche (detto altrimenti Peba) è uno strumento che ha una precipua attinenza alla volonta delle amministrazioni comunali di avere una progettualità costantemente attiva di adeguamento e sviluppo del territorio finalizzata a renderlo progressivamente sempre più fruibile a chiunque, orientata, da una parte, dai principi della progettazione e dell'accessibilità universale e, dall’altra, dalle indicazioni normative del contesto italiano, relative all'accessibilità per le persone con disabilità. E del tutto evidente che per raggiungere l'obiettivo di un’accessibilità estesa, tale
volonta non può esaurirsi nella redazione del Peba, ma occorre investire questo strumento
di un ruolo molteplice e pro-attivo, proiettato sul medio periodo.
A partire da un'esperienza di redazione del Peba per la citta di Porto Sant’Elpidio, località
della costa adriatica marchigiana, il seguente contributo tenta di restituire, opportunità e limiti di uno strumento di pianificazione di settore che alla luce di alcune evidenze del cambiamento della struttura socio-demografica e socio-sanitaria italiana (invecchiamento e depopolamento, in primis, oltre che una maggiore cognizione della diffusione delle disabilita)
ha acquisito una nuova dimensione strategica in prospettiva. Si ricorda in premessa che per il Peba di Porto Sant’Elpidio, cosi come per altri casi regionali, un impulso determinante è
il contributo nazionale al 50% assegnato dalla Regione Marche attraverso un bando emana-
to dal Settore Contrasto al Disagio.? Negli ultimi anni i comuni (anche piccoli e piccolissimi)
che hanno partecipato al suddetto bando è aumentato del 30%; ciò a conferma: sia del riconoscimento da parte delle amministrazioni comunali della rilevanza di questo strumento
in funzione di un miglioramento complessivo della vivibilità dei contesti che va di pari passo con una maggiore inclusione come leva per una rinnovata coesione sociale — da ravvivare — delle comunità locali; sia del ruolo cruciale della regione a sostegno degli investimenti di progetto.
Figg. 1-2-3. Norme e indirizzi figurati che accompagnano i quesiti della checklist (fonte: Matteo Nasini, Comune di Porto Sant'Elpidio 2024).
Non si sottovaluti, in tal senso, il cambiamento di percezione generalizzato del Peba: da strumento di pianificazione di interventi che ritagliano dall’ambiente urbano spazi specificatamente dedicati al movimento di persone con disabilita a strumento che potrebbe sensibilmente contribuire a migliorare la vivibilità complessiva della citta o parti di essa (nella prospettiva della 'progettazione universale e della citta per tutti’), contribuendo, inoltre, alla rigenerazione fisico-funzionale, ambientale ed economica della stessa.
Negli ultimi anni, la questione della vivibilità (o della invivibilità) delle citta percepita dagli abitanti è divenuto un tema specifico — politico oltreché tecnico — che mette in discussione
alcuni stereotipi dell’attrattività, che interviene a modulare scelte urbanistiche e di progettazione urbana e che prevede una diversa interazione fra istituzioni e cittadini (Toppetti e Ferretti 2020).
Il contributo, pertanto, riflette su cosa comporta la redazione di un Peba per un comune medio-piccolo (27.000 abitanti circa) in termini di impegni da parte dell'amministrazione comunale, quali collaborazioni costruire, come alimentarle, come calibrare gli strumenti amministrativi, finanziari, gestionali e progettuali concretamente utilizzabili in funzione delle domande reali, sia nel corso del processo di redazione ma soprattutto a partire dalla sua approvazione e, conseguente, attuazione con interventi veri e propri, sino al
monitoraggio dei cantieri. Ciò tenendo sullo sfondo una domanda aperta: che cosa significa una citta piu fruibile e accessibile a partire da un confronto profondo con la maggior
parte possibile degli utenti e con il realismo ‘non magico’ delle famiglie delle persone con
disabilita, per cui alcuni dettagli nelle forme e nell'organizzazione degli ambienti urbani
possono fare una differenza sostanziale sia per ‘accedere’ ad una qualita accettabile della
vita quotidiana ma anche per poter esercitare il diritto di partecipazione (contro un impedimento obbligato) alla vita pubblica?
Diario a più voci: a partire dal Peba
La richiesta dell'amministrazione comunale è esplicita. Come utilizzare al meglio il cofinanziamento regionale (opportunità non ripetibile) per la redazione di un Peba che non diventi obsoleto in poco tempo e che si autoalimenti con aggiornamenti continui in relazione alla domanda complessiva di trasformazione della citta, oltreché per una progressiva diffusione e evoluzione della cultura tecnica e civica sull'accessibilità universale come fattore di sviluppo sociale ed economico. Pertanto, come fornire al Peba un'efficacia a partire dall'incertezza, in primo luogo delle risorse a disposizione per gli eventuali adeguamenti degli spazi urbani e degli edifici con funzioni pubbliche? Come ben si sa, alla luce delle valutazioni ex-post dei Peba della stagione successiva alla legge del 1992 la parte relativa alla stima economica di una lista estesissima di interventi puntuali associata a cronoprogrammi (nonostante l'individuazione di priorita) non ha completa corrispondenza nei bilanci (triennali delle opere pubbliche), divenendo ben presto un annuario delle “buone intenzioni” e di “aspettative disattese” (Comune di Milano 2017).
Figg. 4-5-6. Norme e indirizzi figurati che accompagnano i quesiti della checklist (fonte: Matteo Nasini, Comune di Porto Sant'Elpidio 2024).
Anche nei casi in cui le indicazioni del Peba divengono parte dei kit forniti dalle linee
guida per la progettazione dello spazio pubblico (Comune di Milano 2020), generalmente
di città medio-grandi, questo non garantisce l'efficacia, per i conflitti che si generano nel
corso delle manutenzioni straordinarie e delle trasformazioni urbane, per la difficile gestione
della sosta veicolare, ecc. Sia nel primo che nel secondo caso, si contraddicono le prerogative del Peba, come uno strumento garante della legittimità degli interventi orientati all’accessibilità universale, evitando “che i Comuni adottino misure per l'eliminazione delle barriere architettoniche che prescindono da un percorso di partecipazione, programmazione e coordinamento: prerogativa del Peba è proprio il presidio di queste tre dimensioni e
il presupposto per l'efficacia degli interventi programmati” (Regione Friuli Venezia Giulia
2024: 20). In estrema sintesi: la partecipazione è imprescindibile sia sulla fronte dell'individuazione delle necessita più impellenti (o priorità) e sia per la qualità tecnico funzionale degli interventi (la cosiddetta cura del dettaglio che fa la differenza); la programmazione è intesa come la capacita tecnico-amministrativa di guidare nel tempo l'attuazione degli interventi (in relazione ai piani di manutenzione e delle opere pubbliche funzionali agli obiettivi del Peba, ai progetti d'ambito di trasformazione urbana e delle infrastrutture per la mobilita, ecc.); il coordinamento, come diretta conseguenza della programmazione, deve garantire un gestione unitaria delle opere pubbliche e dell'interesse pubblico di quelle private (e, quindi, i relativi strumenti di pianificazione che le hanno rese possibili) in funzione dell'obiettivo dell'eliminazione delle barriere architettoniche “per evitare interventi tra loro scollegati” e per “mantenere in primo piano l'esigenza di rendere le diverse aree urbane sempre più accessibili e fruibili da un'utenza ampliata” (Regione Friuli Venezia Giulia, 2024:21).
1l Peba è inteso come uno strumento di legittimazione degli interventi, per l’integrazione delle soluzioni progettuali e delle competenze di vari settori amministrativi (lavori pubblici, urbanistica, mobilita, edilizia, verde, servizi pubblici dell'istruzione e socio sanitari e privati del commercio, ecc.), oltreché come catalizzatore di risorse finanziare provenienti da fonti plurime pubbliche o derivanti dall'investimento privato sulle trasformazioni urbane.
Fig. 7. l progetto Plus +15, il network completo dei percorsi adeguati ai principi dell'Universal Design (fonte: City of Calgary 2021)
Per tutti i motivi sin qui elencati e sulla base di alcune valutazioni preventive riguardanti la
specificità del contesto,® nel caso del Peba di Porto Sant’Elpidio, in accordo fra professionisti e amministrazione, si decide di articolare lo strumento in due diversi livelli di analisi con relative proposte progettuali e il suo percorso di redazione in ‘quattro distinte fasi’.
A premessa della descrizione di quanto appena annunciato, occorre precisare che al centro sia dell’articolazione del piano che del processo si colloca la questione di come caratterizzare, attraverso quali strumenti e metodi, la dimensione dell’ascolto e
della partecipazione. Si sceglie infatti di non isolare il processo di analisi delle esigenze attraverso l'ascolto dei cittadini e dei portatori di interesse preliminarmente e in funzione
dell'analisi tecnica sull'accessibilità preliminare del contesto territoriale, ma di costruire
uno strumento che possa funzionare come interfaccia d'interazione multi-attoriale e, allo
stesso tempo, per integrare nelle diverse fasi, partecipazione, indagine e progetto.
Infatti, la prima fase (ricompresa in quella che possiamo definire analisi dell'accessibilità preliminare) è stata dedicata al perfezionamento della checklist (o altrimenti detta scheda di valutazione dell’accessibilità) come strumento principale per l'analisi tecnica del contesto, delle opzioni progettuali e dell'interazione fra i portatori di interesse. Si è cercato, in tal senso, di rendere questo strumento di valutazione/progettazione* tecnicamente pertinente ma sino ad un certo grado di specificità e complessità tale da non compromettere I 'accessibilità estesa alla sua immediata comprensione da parte di tecnici dell'amministrazione, professionisti, operatori di settore, last but not least, portatori di interessi, quali soggetti coinvolti dalla disabilita (individui e famiglie), i cittadini in genere. La checklist é un documento verbo-visivo (cosiddetto a norma figurata), organizzata attraverso sequenze di domande, strutturate ad albero, relative alla presenza o meno di standards
(per quale abilita e disabilita ) che viene usata sia per la redazione del Peba, sia dai tecnici dell'amministrazione per la valutazione di progetti cantierabili, sia dai professionisti per la verifica ex-ante dei loro progetti, sia dagli utenti tutti per le segnalazioni di situazioni
critiche che li coinvolgono nella fruizione di specifici contesti. E il documento di interfaccia condiviso per l'interazione permanente, aggiornabile e implementabile.
Il riferimento di base utilizzato per la sua stesura, sia per l'aspetto metodologico che per le tecniche di rilevazione sul campo, è costituito dal documento ADA Checklist for Existing Facilities (ADA 2016) basato su ADA Standards for Accessible Design e realizzato dall'Institute for Human Centered Design (2010).5 La traduzione degli item - singolo dato o insieme di dati, parametrico e qualitativo — è stata integrata con riferimenti specifici alla normativa italiana e -in alcuni casi — con buone pratiche per una citta inclusiva e accessibile (State of California 2018; The City of Calgary 2016; The City of Edmonton 2018, 2021).
Come è noto, la checklist guida la valutazione, passo dopo passo, nel corso del sopralluogo dei percorsi di avvicinamento agli edifici e agli spazi all'aperto pubblici. Anche gli spazi aperti quali piazze, aree pedonali, parcheggi, aree per lo sport e a parco sono oggetto di valutazione dal punto di vista dell'accessibilità ai servizi interni e relativa fruibilità. Contestualmente, si procede a rendere disponibile la checklist da un servizio online raggiungibile sia da Pc e sia da smartphone, scaricabile, da una parte, e compilabile direttamente dal device, dall’altra; la compilazione online della checklist (scheda di rilievo e valutazione, modulo di segnalazione rapido con caricamento foto)’
confluisce direttamente in un foglio di calcolo visibile dall'amministrazione comuna-
le che ha la triplice funzione di database, di strumento di analisi e di computazione
preliminare georeferenziata. Chiunque pertanto potrebbe partecipare, anche in autonomia, alla costruzione del deposito delle informazioni relative all’accessibilità universale; ma come ben si sa, ciò non è sufficiente a garantire una interazione a largo spettro.
Sarebbero molti i soggetti potenzialmente esclusi, in particolare anziani, ma non solo.
La seconda fase (ricompresa in quella che possiamo definire analisi dell’accessibilità
preliminare) riguarda, infatti, il sopralluogo sul campo e, contemporaneamente, il
progetto di mappatura generale del territorio comunale, corrispondente al precedente citato primo livello di analisi tecnica dell’accessibilità. L'obiettivo è sia quello di individuare le criticità puntuali e sia quello di poter fornire indicazioni complessive su quartieri, ambiti urbani, importanti percorsi di connessione, particolari ambiti di avvicinamento ad edifici con funzioni pubbliche, ma anche spazi pubblici all'aperto di particolare rilievo, come ad esempio, in questo caso, le spiagge e il lungomare.
Il processo di analisi e valutazione dell’accessibilità territoriale si basa su un sistema di indicizzazione che classifica gli ambiti di avvicinamento, accesso ai servizi in quattro
gradienti di accessibilità, rappresentati da un codice cromatico (verde, giallo, arancio
e rosso), rimodulati sugli esempi dei Peba di Genova e Padova (Comune di Genova 2020;
Comune di Padova 2019).
L'accessibilità dei servizi puntuali (es. scuole, uffici, impianti sportivi, etc.) viene determinata da una checklist con domande chiuse, suddivisa in quattro livelli a seconda della percentuale di risposte positive: accessibile = [75; 100] %, parzialmente accessibile = [50; 74] %; poco accessibile = [25; 49] %, inaccessibile = [0; 25] %. Per I 'accessibilità dei percorsi urbani, invece, la classificazione è stata definita sempre con gli stessi colori
ma direttamente in fase di sopralluogo (con produzione di foto di controllo a supporto), in
cui: "accessibile = fruibile in piena autonomia; parzialmente accessibile = fruibile autonomamente negli spazi essenziali o con barriere superabili, poco accessibile = utilizzabile, ma non in autonomia; inaccessibile = impossibile da utilizzare, anche con assistenza (ibidem).
Per un comune come Porto Sant’Elpidio anche il processo di mappatura di tutti gli edifici e spazi pubblici (e una prima valutazione sul loro grado di accessibilità) costituisce una
documentazione inedita, ritenuta del tutto utile dall'amministrazione al fine di formulare
ipotesi strategiche, oltre il mero abbattimento delle barriere architettoniche. Del resto, anche questo primo livello d'indagine basato su una verifica generalizzata dell’accessibilità già
contiene in sé degli indirizzi strategici. In questo senso, nessun processo di mappatura può
considerarsi del tutto neutro, anche se frutto di indicizzazioni (in questo caso dell’accessibilità universale) che vorrebbero tendere ad una quasi oggettività.
Successiva, ma strettamente legata alla suddetta questione della dimensione strategica,
il livello due si configura come un esercizio di pianificazione attuativa preliminare nella forma del piano di azioni, relativamente ad un ambito limitato, considerato altamente strategico per 'amministrazione comunale e che integra diverse progettualità di differente entità. Si tratta del progetto di un percorso a circuito chiuso intitolato “Oltre la ferrovia, fra il centro storico e la spiaggia” (Comune di Porto Sant’Elpidio 2024).
Ciò a partire da una suggestione per il progetto Plus-15 della citta di Calgary in Canada, dove l'occasione del restauro dei ponti per l'attraversamento delle reti urbane a scorrimento veloce è stata trasformata in progetto per la realizzazione di un network di percorsi a circuito chiuso - loop - per l'accessibilità universale, volutamente caratterizzati da elevata riconoscibilità nel design, che innerva gran parte della downtown, stabilendo "punti di contatto" con i quartieri ad essa contigui (City of Calgary 2021). Il progetto pilota “Oltre la ferrovia, fra il centro storico e la spiaggia’, ha origine dalla storica separazione prodotta dalla ferrovia nel contesto della citta adriatica (in questo caso letteralmente tagliata in due nel suo nucleo urbanizzato più consolidato) ma anche da un evidente disfunzione, da anni rilevata,
della stazione ferroviaria che non permette l'uso alle persone con disabilita di uno dei
due binari, limitando fortemente la scelta dei treni su cui salire o scendere.
L'esplorazione condivisa dei luoghi interessati dal progetto pilota è stata il presupposto di un laboratorio di progettazione partecipata.
Il workshop di progettazione partecipata per il progetto pilota. La maggior parte delle linee guida per la redazione dei Peba, elaborate in anni recenti e già citate in precedenza, convergono sulla rilevanza sostanziale della partecipazione come strumento per l'analisi delle criticità nella fase iniziale che precede la mappatura.
Tavoli partecipativi estesi a tutte le zone della citta possono essere utili per raccogliere informazioni ma possono anche richiedere uno sforzo in termini di risorse piuttosto elevato;
non solo, ma anche doversi limitare a formulare domande troppo generiche, ad avere un
pubblico non informato, nello stressare i partecipanti con ripetute richieste di presenza attiva e, allo stesso tempo, nel rischio di generare eccessive aspettative diffuse e poco chiare.
Per il Peba di Porto Sant’Elpidio si é scelto di orientare la partecipazione più estesa verso
un workshop di progettazione vero e proprio, dedicato al progetto pilota di secondo livello
già precedentemente descritto; il workshop è strutturato in due parti, la prima dedicata
alla spiegazione della checklist/scheda di valutazione, la seconda al sopralluogo partecipato utilizzando la scheda, ma anche proponendo idee, suggestioni e verificando le ipotesi del piano di azione preliminare. |l coinvolgimento esteso, che ha visto la partecipazione delle associazioni delle persone con disabilità, dei tecnici delle amministrazioni locali, dei professionisti degli ordini degli architetti, ingegneri e geometri, oltreché di componenti della cittadinanza, mira all'obiettivo di abilitare tutti i soggetti partecipanti all'uso della checklist, ma anche per fare esperienza diretta dell'apprendimento che ne deriva, sia dal punto di vista tecnico che qualitativo, dal condividere indicazioni da parte delle persone con disabilita (dei familiari, degli operatori); vivere I 'esperienza sia della utilità della checklist, che costituisce uno standard, ma che la sua implementazione, nel verso dell'accessibilità universale, è sempre possibile, attraverso un progetto "a più voci". La preparazione del workshop, il suo svolgimento e l'implementazione del progetto costituiscono la terza fase.
Figg. 8-9-10. Stralci da progetto pilota “Oltre la ferrovia, fra il centro storico e la spiaggia” (fonte: Matteo Nasini, Comune di Porto Sant'Elpidio 2024).
Istituzioni aperte: dalla mia esperienza dei luoghi al nostro portale per I'accessibilità.
Se l'esperienza frutto del coinvolgimento diretto delle persone con disabilita nel corso del workshop si è dimostrato non solo utile ma in alcuni casi essenziale per aumentare di molto
l'efficienza del piano di azioni con soluzioni di dettaglio, poco costose e falici da realizzare,
l'obiettivo sotteso è verificare che i momenti e gradi di partecipazione sono differenti ma accomunati dalla volontà di sostanziare il Peba come un processo di interazione e di condivisione permanente. A completamento di ciò I'attivazione (quarta fase) del Geoportale-GIS “Porto Sant’Elpidio accessibile” come dispositivo per garantire la facile condivisione degli strumenti e delle conoscenze a tutti i soggetti già elencati, la raccolta delle valutazioni tecniche e delle segnalazioni, il monitoraggio dell’attuazione e dell'integrazione con altri strumenti, l'interazione con i professionisti e gli operatori privati, la comunicazione relativa agli eventi formativi, ecc. Un obiettivo sicuramente non facile per un comune medio-piccolo ma d'interesse anche per le implicazioni sulla capacita di proporre nuova progettualità.
Il Peba è uno strumento che concorre a legittimare la partecipazione a molti bandi pubblici
regionali che riguardano i più diversi settori di investimento. Fra gli altri, ricordiamo: per le infrastrutture fisiche della citta il bando “Strade” e il bando “Infrastrutture verdi urbane’, ma anche per quelle sociali quali, i bandi per l'innovazione e per l'inclusione sociale.9
Note
1 La redazione del Peba del Comune di Porto Sant’Elpidio è a cura di Matteo Nasini, con il contributo di Ruben Baiocco nella Relazione Generale e nella supervisione della checklist; il workshop di progettazione partecipata “Porto Sant’Elpidio accessibile” è a cura di Ruben Baiocco e Matteo Nasini; il convegno “Peba e citta per tutti” è a cura di Giorgio Marcotulli e Ruben Baiocco, con il supporto di Comune di Porto Sant’Elpidio, Regione Marche, Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, dei geometri e degli ingegneri della provincia di Fermo.
2 Cfr. Regione Marche, Dgr n. 320/2023. | tempi e le modalità per la presentazione delle domande da parte dei comuni per la concessione delle risorse statali di cui al Dpcm 10.10.2022 finalizzate ad incentivare la progettazione dei Piani per l'eliminazione delle barriere architettoniche (Peba).
3 La serie di valutazioni preventive ha preso in considerazione: contesto tecnico e culturale, riferito ai temi della disabilità; contesto territoriale, caratterizzato da ambiti urbanizzati a forte
pendenza (come criticità) e dalle spiagge per la balneazione (come opportunità); contesto delle risorse economiche e umane dell'amministrazione locale.
4 La design checklist va intesa come un modo di progettare ponendosi delle domande, in questo caso relative a gli standards per le diverse disabilità.
5 ADA è l'acronimo della legge fondamentale USA sulla disabilità “The Americans with
Disabilities Act” emanata nel 1990. | titoli Il e III non si occupano solo di accessibilita e di abbattimento delle barriere, ma includono requisiti per politiche e pratiche non iscriminatorie e per sostegni e servizi ausiliari, come ad esempio interpreti della lingua dei segni per le persone non udenti e materiali in braille per i non vedenti.
6 Per quanto riguarda la normativa italiana si veda fa altri i sequenti documenti: Uni/PdR 24: 2016, prassi di riferimento. Abbattimento delle barriere architettoniche - Linee guida per la progettazione del costruito in ottica Universal Design; Codice della strada 2019 (Nuovo Codice della strada DI n. 285/1992, aggiornato alla Legge n. 145/2018); per i criteri generali della progettazione senza barriere cosi come per le specifiche tecniche si veda il Decreto
del presidente della repubblica n. 503/1996.
Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici,
spazi e servizi pubblici; il Decreto ministeriale, Ministero dei Lavori Pubblici 14 giugno n.
236/1989, la Legge n. 104/1992 “Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”; INMACI, Loges-Vet Evolotion. Linee Guida per la progettazione dei segnali e percorsi tattili necessari ai disabili visivi per il superamento delle barriere architettoniche (2019), 15° edizione.
7 Il modulo di segnalazione rapida riguarda una richiesta di intervento per singola barriera, compilabile online con foto allegabili, sviluppato a partire dall'esempio del Peba di Castel San Pietro Terme nel 2024.
8 Per la mappatura ci si è avvalso del coinvolgimento ad hoc di singoli soggetti di persone con disabilita che hanno sperimentato percorsi specifici del sopralluogo o partecipato alla verifica della comprensione della scheda di valutazione o la facilita nell'uso della segnalazione da inviare al database e in futuro al portale.
9 Si consideri, inoltre, che nel corso del 2023, la Regione Marche ha stanziato oltre 1,5 milioni di euro per finanziare 31 enti locali, tra cui Comuni, comunità montane e unioni di comuni, per interventi come spazi inclusivi, percorsi, aree attrezzate per disabili, attrezzature per pratiche sportive paralimpiche e automezzi destinati agli atleti con disabilita; cfr. Regione Marche, Settore sport e inclusione (https://www.regione.marche.it/News-ed-Eventi/Post/98970/Inclusione-dellepersone-con-disabilit%C3%A0-oltre-un-milionee-mezzo-di-euro-per-interventi-attivit%C3%A0-ludico-sportive-e-servizi-per-lo-sport-inclusivo.)
Riferimenti
Institute for Human Centered Design (2010), ADA Standards for Accessible Design [www.ada.gov/law-and-regs/design-standards/2010-stds/].
ADA - Americans with Disabilities Act (2016), ADA Checklist for Existing Facilities [https://adata.org/project/ada-checklist].
Baiocco R., Nasini M. (2024), “Relazione Generale’, in Comune di Porto Sant’Elpidio (a cura di), Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, Deliberazione consiglio comunale n. 66.
Comune di Genova (2020), PE.B.A. di Genova - Relazione Tecnica Generale del Piano, rev. 0, ottobre 2020 - Cap. 4.2 -I livelli di Accessibilità del Comune di Genova, p. 49-51 [www.comune.genova.it/sites/
default/files/2024-05/000_Relazione_Generale_ del_Piano_rev04%5B1%5D_0.pdf].
Comune di Milano (2017), PEBA. MI, Piano Eliminazione Barriere Architettoniche [www.comune.milano.it/documents/20126/454091840/Peba+MI.pdf/78821c8c-d642-3295-ba9d-92aacc6a8e887t=1658744642010].
Comune di Milano, Amat - Agenzia mobilita ambiente e territorio (2021), Spazio pubblico. Linee guida per la progettazione, [www.nuovabeic.concorrimi.it/allegati/5.2%20Spazio%20pubbili€0%20%20Linee%20guida%20di%20progettazione.pdf.].
Comune di Padova (2019), PE.B.A. di Padova. Padova +Accessibile 20 -'30, Tavole tecniche allegate [www.comune.padova.it/sites/default/files/attachment/APPR_01_Peba-signed.pdf].
Comune di Porto Sant'Elpidio (2024), Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche,
Deliberazione Consiglio comunale n. 66.
Regione Friuli Venezia Giulia (2024), fvg accessibile.
li sistema integrato dell'accessibilità in Friuli Venezia Giulia [accessibile.regione.fvg.it/portaleimmersive/Documenti/32_LINEE_GUIDA_Peba.pdf].
State of California Department of Transportation (2018), Permanent Pedestrian Facilities ADA Compliance Handbook [https://dot.ca.gov/-/media/dot-media/programs/civil-rights/documents/permanent-pedestrian-facilities-ada-compliance-handbook-a11y.
pdf].
The City of Calgary (2016), Access Design Standards. Mobility, Vision, Cognitive, Hearing [www.calgary.ca/development/accessible-design.html].
City of Calgary (2021), Plus-15 bridge lifecycle renovation [www.calgary.ca/bike-walk-roll/plus-15-network.html.].
The City of Edmonton (2018), Access Design Guide, an age-friendly Edmonton, Version 2 [www.edmonton.ca/public-files/assets/document?path=PDF/AFE-AccessDesignGuide.pdf].
The City of Edmonton (2021), Access Design Guide, an age-friendly Edmonton, Version 4 [https://www.edmonton.ca/public-files/assets/document?path=PDF/AFEAccessDesignGuide.pdf].
Toppetti F, Ferretti L. V. (a cura di) (2020), La cura della citta. Politiche e progetti, Quodlibet,
Macerata.
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